domenica 13 gennaio 2013

Strategia zero rifiuti dal basso

Eccomi di nuovo qua a riflettere dopo qualche giorno di pausa.
Cerchiamo di portare avanti il proposito numero uno dell'anno : più fatti.
Per cui se davvero mi spaventa l'inceneritore così vicino, qualcosa devo pur iniziare a fare.
Per prima cosa devo essere io e la mia famiglia a produrre meno rifiuti.
Obiettivo : zero rifiuti (o quasi)....a piccoli passi certo.
Sono consapevole che una vera strategia zero rifiuti in realtà dovrebbe essere guidata dalla politica, ma in attesa che qualcosa si muova ai piani alti, noi possiamo iniziare a fare la nostra parte.
Possiamo iniziare ad applicare una strategia zero rifiuti dal basso.
Come?
Già dagli anni settanta del secolo scorso si inizia a parlare delle famigerate 4 R:
RIPARA
RIUSA
RICICLA
ma soprattutto
RIDUCI
Anche la normativa europea 98 del 2008 mette la prevenzione del rifiuto come primo punto del programma.
Facile? Dubito se consideriamo che da una statistica del 2008 viene fuori che ognuno di noi produce in media 540,8 chili di rifiuti all'anno.
Ma non perdiamoci d'animo.
Facciamoci aiutare da una lista di consigli che ho trovato sul libro "Tutto da rifare" di Pietro Luppi.

" 1) Comprate meno per gettare meno, utilizzate un oggetto il più possibile e quando si rompe, cercate di ripararlo.
2) Cercate di comprare oggetti resistenti e non usa e getta.
3) Comprate mobili o vestiario nei negozi o mercati dell'usato.
4) Scambiatevi e passatevi gli abiti in famiglia e tra gli amici.
5) Scegliete prodotti con la minor quantità possibile di imballaggio.
6) Acquistate pile durevoli con dose minore di mercurio e modelli ricaricabili.
7) In generale un acquisto per essere sostenibile deve:
       - essere necessario
       - essere durevole
       - avere poco imballaggio
       - essere possibilmente di seconda mano
       - essere fatto con materiale riciclato
       - favorire il risparmio energetico
       - essere prodotto localmente
       - essere prodotto senza sfruttamento dei lavoratori
8) Fate scrupolosamente la raccolta differenziata.
9) In ufficio e a casa non stampate nulla se non è strettamente necessario
10) Utilizzate per feste e cene stoviglie di ceramicae se non è possibile piatti, posate e bicchieri in materiale biodegradabile. "

P.S.
Questo blog in fondo ha anche lo scopo di fare buona pubblicità a libri, oggetti, associazioni e quant'altro ritengo interessanti, ma anche mettere in evidenza cio' che proprio non condivido.
Per cui, se mai decidero' di dire a qualcuno che sto scrivendo un blog, si accettano suggerimenti!


giovedì 3 gennaio 2013

Diario di un cambiamento

Anno nuovo, vita nuova e tanti bei propositi.
Ma anche qualche preoccupazione di troppo.
Sarà che sono mamma, e le mamme si sa di mestiere si preoccupano.
Prima preoccupazione dell'anno: l'inceneritore del Gerbido.
Lo vedo svettare vicino casa e penso a quando lo accenderanno e a tutte le schifezze che faro' respirare a mia figlia. Mi fa arrabbiare anzi proprio incazzare.
Poi mi domando: ma io cosa ho fatto per diminuire drasticamente la quantità di rifiuti che produco?
Cos'ho fatto per convincere parenti, amici, vicini a diminuire i loro scarti?
Ho veramente tentato di fare pressione sui politici di turno o sull'aziende che sono responsabili delle quantità di packagin inutile che trovo quando compro qualcosa?
La risposta a queste domande purtroppo è un po' deprimente.
Tanti buoni propositi.....ma azioni poche.
Mi è tornata alla mente una delle più celebri frasi di Gandhi: 

« Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. 
 Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. » Mahatma Gandhi


Ed ecco il mio buon proposito per questo 2013: meno pensieri, meno preoccupazioni e più fatti!
Sperando che non rimanga solo su carta, anzi su web.